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Parlando di intolleranza al lievito, si fa riferimento a una delle intolleranze alimentari più controverse. Attualmente la diagnosi sull’intolleranza al lievito non viene ancora accettata dalla comunità medico-scientifica e non sono stati svolti studi approfonditi al riguardo.
La motivazione risiede nel fatto che i sintomi percepiti da chi si ritiene essere intollerante, sono per lo più dovuti ai prodotti derivanti dalla fermentazione (esempio gas) dell’impasto dovuta ai lieviti. Non tutti i lieviti sono uguali.
I sintomi dell’intolleranza al lievito
I sintomi derivanti da questo tipo di intolleranza differiscono per ogni individuo. Ecco un’elenco dei sintomi più diffusi:
- spossatezza
- nausea e vomito
- dolore addominale
- gonfiore
- diarrea
- dolore articolare e muscolare
- starnuti o tosse
- mal di testa
- difficoltà di concentrazione
- sensazione di stordimento
Dall’elenco dei sintomi appena riportato, possiamo capire che i fastidi riscontrati non sono specifici del lievito e della sua presunta intolleranza.
I sintomi di questa intolleranza sono direttamente collegati all’assunzione di prodotti al cui interno contengono lieviti, per questo motivo evitare il più possibile prodotti il cui impasto è poco digeribile potrebbe ridurre notevolmente i sintomi precedentemente elencati.
Da sempre noi di Pinko Pallino prepariamo pizze il cui impasto, con una lievitazione di almeno 24 ore, contiene pochissimo lievito e per questo motivo, facilmente digeribile e adatto anche per chi soffre di intolleranza al lievito!
Intolleranza al lievito: cosa mangiare
In caso di intolleranza, una dieta consigliata deve comprendere principalmente cereali integrali, verdure, proteine fresche e frutta fresca.
Vanno bene uova, ceci e lenticchie, così come carne bianca (carne di pollo) e pesce fresco. Si possono mangiare tutte le verdure, anche surgelate, e il riso integrale. In più è possibile bere tisane e infusi.
Intolleranza al lievito: cosa non mangiare
In realtà, piuttosto che “mettere in quarantena” di punto in bianco alcuni alimenti, sarebbe più salutare abituarsi a rispettare una serie di norme alimentari.
Tra i prodotti che sarebbe meglio consumare sporadicamente, troviamo tutti i prodotti da forno (non artigianali), aceto e salse in generale (specialmente senape e maionese) e i formaggi.
Inoltre sarebbe meglio evitare funghi, tartufo, pomodori in scatola, carni affumicate e verdure in salamoia, oltre che frutta secca e agrumi. Lo stesso discorso vale infine per tutti gli alcolici (vino, birra, ecc…) e le bibite gassate.
Consigli per ridurre i sintomi
Prova a limitare il consumo di:
- latte e derivati (latticini in generale)
- prodotti da forno poco digeribili (pane, grissini, ingrassati, ecc..)
- bevande gassate o fermentate (aranciata, Coca Cola, birra, vino, ecc…)
Altre soluzioni per ridurre i sintomi riconducibili a questa intolleranza:
- mastica a lungo i cibi prima di deglutirli
- consuma pasti piccoli ma frequenti
- preferisci metodi di cottura semplici, come la cottura al vapore
- aumenta l’attività fisica
- mangia carboidrati e zuccheri in pasti separati
Conclusioni e consigli
Grazie a piccoli accorgimenti, abbiamo visto che è possibile ridurre i sintomi derivanti dall’intolleranza al lievito.
Non serve fare a meno della pizza, punta alla qualità e alla digeribilità dell’impasto. Inutile dire che selezioniamo lieviti e farine per dare un’ottima qualità ma soprattutto digeribilità.
Hai avuto anche tu problemi con i cibi che contengono lievito? Cos’hai fatto per risolvere il problema? Faccelo sapere nei commenti!